18 Buche a Cypress Point

Durante la mia esperienza di studio in California a metà degli anni 80 ho avuto l’occasione di giocare sia il famosissimo Pebble beach (che descriverò in un altro post) che Cypress Point nella penisola di Monterey a sud di San Francisco.

Per me fu un’esperienza unica senza brillare nel gioco ma godendomi un paesaggio mozzafiato e un percorso difficile e impgnativo.

Nel mondo del golf, pochi campi sono venerati quanto Cypress Point. Il campo da golf Cypress Point è stato creato dal famoso designer Alister Mackenzie e inaugurato nel 1928. Straordinario e senza tempo, il capolavoro di Alister Mackenzie è costantemente valutato come uno dei 3 migliori campi da golf mai creati da tutte le principali pubblicazioni. Cypress Point offre una bellezza naturale che non ha eguali ovunque. L’approccio ai risultati di Mackenzie è dovuto al fatto che egli non ha dominato il terreno naturale, consentendo al percorso di prendere forma in modo organico.

Serpeggiando tra le dune costiere, questo percorso immacolato viaggia nella foresta di Del Monte durante le prime nove e riemerge sulla costa rocciosa per il miglior set di buche finali di tutti i tempi. La caratteristica buca n. 16, che richiede un tee shot di 231 yard sul Pacifico fino a un green di medie dimensioni protetto da bunker strategicamente posizionati, offre tutte le dinamiche che potresti immaginare su un maestoso par tre fronte oceano. Con i famosi par tre consecutivi, #15 e #16, per non parlare dello spettacolare par quattro 17, situato nel luogo naturale più affascinante mai immaginato per un campo, le seconde nove sono davvero il Santo Graal del golf.​

Il Cypress Point Club è stato un tempo co-ospite dell’AT&T Pebble Beach National Pro-Am, precedentemente noto come Bing Crosby Tournament, l’ultima volta nel 1991. Cypress Point ha anche ospitato l’unica Walker Cup sul suolo californiano nel 1981. Cypress Point è costantemente classificato nella top 3 della lista dei “100 migliori campi da golf del mondo” stilata da Golf Magazine e avrà sempre il suo posto ai vertici della storia del golf.

Considerato uno dei campi più esclusivi al mondo, è praticamente impossibile giocare un round a meno che non sia invitato da un membr, mentre negli anni 80 era ancora accessibile agli esterni. Il club decide il costo delle quote associative annuali dividendo equamente le spese operative totali tra tutti i membri. Ogni membro del club è tenuto a pagare lo stesso importo in quote, indipendentemente dalla quantità di gioco o dal numero di visite al club.

Per me fu un’esperienza illuminante e unitamente alle 18 buche giocate a Pebble Beach, la mia più bella avventura golfistica di sempre.

Progetto senza titolo (2)

Autore: Michele Pani

Dopo 35 anni di management alberghiero e 47 anni di Golf , aiuto aziende, imprenditori e manager ad affermarsi e ottenere i risultati prefissati.

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